Sanità

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Il comparto sociosanitario è senza dubbio quello di maggiore rilevanza in ambito regionale ed essere stato nella seconda parte della legislatura Vice Presidente della V Commissione per me è stato particolarmente gratificante oltre che importante poiché mi ha consentito di agire, in stretta sintonia con il Presidente Fabrizio Boron, per incidere maggiormente sulle scelte da proporre, tanto più durante l’emergenza Covid 19.

Senza dubbio il momento più caratterizzante per l’attività svolta è stato quello riguardante la riforma della sanità veneta del 2016, grazie alla quale siamo riusciti a razionalizzare il sistema delle Ulss, salvando però, nel vero senso della parola, l’Ulss del Veneto Orientale che, per la sua particolare specificità dovuta alla presenza delle località balneari, è stata mantenuta a tutti gli effetti, peraltro con servizi maggiormente potenziati, soprattutto, ma non solo, quelli ospedalieri.

Ricordo, a questo proposito, solo per citarlo, l’acquisto del Robot chirurgico Da Vinci, grazie al quale l’Ulss 4 può davvero vantare una chirurgia di altissimo livello, equiparabile a quella degli ospedali del Veneto. Era un impegno su cui anche personalmente mi ero speso in quanto sulla nostra struttura ospedaliera, da Portogruaro a San Donà di Piave e Jesolo, ho sempre creduto e sono particolarmente felice che si sia potuto concretizzarlo. Aggiungo inoltre il potenziamento che è stato compiuto per quanto riguarda il settore medico e sociale su tutto il territorio , con adeguamenti importanti fatti per i pronti soccorso di Bibione e Caorle a servizio delle spiagge e per quanto concerne il servizio di guardia medica, senza dimenticare naturalmente le realtà di Jesolo e Cavallino.

Oggi abbiamo un settore decisamente di grande rilevanza e lo dimostrano anche i dati, non ultimi quelli riguardanti il tasso di fuga verso il vicino Friuli Venezia Giulia che sono notevolmente calati, anzi per certi reparti abbiamo fatto registrare una situazione del tutto inversa”

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