Nasce il gruppo di lavoro sicurezza del Tagliamento

EMERGENZA PIENE IN VENETO E FVG: NASCE IL GRUPPO DI LAVORO SICUREZZA DEL TAGLIAMENTO. IL CONSIGLIERE REGIONALE BARBISAN: “UN PROGETTO CHE METTA IN SICUREZZA IL TERRITORIO”

San Michele al Tagliamento, 16 dicembre 2019 – La messa in sicurezza del fiume Tagliamento dopo i recenti eventi atmosferici che hanno visto ancora una volta coinvolte le popolazioni a confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il problema è stato affrontato nel corso di un incontro tra il consigliere regionale del Veneto Fabiano Barbisan, la collega del Friuli VG Maddalena Spagnolo con i sindaci di San Michele al Tagliamento Pasqualino Codognotto, di Latisana Daniele Galizio, di Lignano Sabbiadoro Luca Fanotto, di Ronchis Manfredi Michelutto.

E’ stato affrontato il tema della messa in sicurezza delle popolazioni interessate dal rischio esondazioni del fiume Tagliamento. Dopo una attenta riflessione sull’iter fin qui seguito dai vari enti ed autorità competenti, che in questi 54 anni hanno trattato la questione senza giungere ad un risultato certo e condiviso, si è manifestata la volontà di costituire un gruppo di lavoro indipendente, il Gruppo di Lavoro Sicurezza del Tagliamento, coinvolgendo anche i rappresentanti di altre comunità, al fine di raccogliere ed ordinare i materiali e studi fin qui prodotti in modo da poter mettere a disposizione di tutte le persone o enti interessati un elenco ragionato delle varie opzioni progettuali prodotte ed ipotizzate, relative alla definitiva soluzione del problema “Tagliamento”.

Per quanto riguarda la realizzazione delle opere da realizzare nel medio corso del fiume definito un “rapace” per la velocità con cui arriva sui territori, il sindaco Codognotto in accordo con il collega di Latisana Galizio aveva scritto al capo della Protezione civile Angelo Borrelli chiedendo di “procedere con le opere di contenimento sul medio corso del fiume che “taglino” l’onda di piena in modo da diminuirne la portata”. Inoltre il primo cittadino di San Michele al T. aveva espresso la preoccupazione della forza della portata del Tagliamento nella sede della Regione nel corso di un incontro organizzato dall’Autorità di Bacino distrettuale Alpi Orientali. Codognotto ha quindi concluso: “Ritengo che d’ora in poi non ci sia più spazio per la politica tuttologa ma che invece debbano “parlare” i documenti frutto di autorevoli studi.

Metteremo in riga queste analisi anche al fine di arrivare a spiegarle a tutti i cittadini”. In merito Barbisan ha precisato: “cinquantatre anni dopo alluvione, nulla è fatto. Ora vediamo di cercare con il coinvolgimento degli assessori regionali, Bottacin per il Veneto, di realizzare un progetto di salvaguardia attivo in maniera veloce per mettere in sicurezza il fiume”.