LA NUOVA PAC. AGIRE ORA PER ORGANIZZARE IL FUTURO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA!
“Farm to fork” e “new green dial” non solo degli slogan ma degli indicatori di come il legislatore europeo andrà a tarare la Nuova Pac dopo aver prorogato l’attuale sino al 31 dicembre 2022.
A differenza del mandato che sto chiudendo, iniziato nel 2015, dopo le decisioni sulla Pac 2014-2020, che hanno contraddistinto il PSR Veneto (Piano Sviluppo Regionale), attualmente in funzione, se rieletto per la legislatura 2020-2025, avrò la possibilità di incidere nella stesura delle regole, non solo come Presidente di Unicarve, ma anche di Consigliere regionale, portando la mia esperienza di imprenditore agricole sui tavoli dove la burocrazia impera.
Ovviamente non basta intervenire con la logica del “buon padre di famiglia”, per adeguare Misure del PSR che scontano l’obbligo di controllo da parte della Regione e della Commissione europea, limitando spesso la qualità delle azioni, bisogna tenere presenti i due slogan citati in premessa che tali non sono poiché la Commissione europea ha posto, in modo elegante (accuso ma vedrò di sostenere) la zootecnia, tutta, sotto osservazione, per la questione ambientale, il benessere animale, l’uso del farmaco e la condizionalità.
Nei prossimi due anni di revisione della programmazione PAC, sarà mia cura spiegare come funziona il nostro sistema di allevamento e proporre le relative azioni, di come la zootecnia italiana ed in particolare quella veneta (prima Regione per produzione di vitelloni e vitelli a carne bianca) siano dei modelli da sviluppare trasformando le penalizzazioni che il legislatore vorrebbe infliggere per ridurre le produzioni, in opportunità verificabili e comun icabili al consumatore.
Importiamo il 47% di carne bovina, il 32% di latte, il 36% di carne di suino, quindi, quote di mercato da recuperare ne abbiamo, basta solo fare squadra attorno a progetti reali, che oggi non mancano.
E ricordiamoci sempre che siamo ciò che mangiamo!!!